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By: Bigadmin Acceso: maggio 01, 2016 In: News Commenti: 0

Grande successo per “Le vie della seta”, il progetto di AstràgaliTeatro che ha visto la presenza per la prima volta in assoluto nel Salento, dal 6 al 15 maggio scorsi, di Wu Xiaojiang e Du Shuaiqiang del Teatro Nazionale di Pechino, impegnati in un fittissimo calendario di attività.

Open class per giovani attori/studenti/praticanti di teatro, Master class per attori professionisti, incontri con le Scuole superiori della provincia di Lecce, seminari ospitati dall’Accademia di Belle Arti e dall’Università, dimostrazioni di lavoro, spettacoli: questa la fitta trama di appuntamenti salutata da enorme interesse.

Sostenuto dalla Regione Puglia nell’ambito del Fondo di sviluppo e coesione FSC 2007-2013 – AQP rafforzato “Beni ed attività culturali”, il progetto di residenza rientrava nel progetto “Internazionalizzazione della ricerca teatrale e coreutica 2016”, curato dal Teatro Pubblico Pugliese, partner l’International Theatre Institute Italia e l’International Theatre Institute-UNESCO, in collaborazione con i Comuni di Lecce e di San Cesario.

“La presenza di Wu Xiaojiang e Du Shuaiqiang è stata per Astràgali Teatro un momento particolarmente importante,confermando una relazione in atto già da tempo e un percorso di relazione e lavoro che si svilupperà nei prossimo mesi”, afferma Fabio Tolledi, regista e direttore artistico di AstràgaliTeatro.

“La cultura e la tradizione teatrali in Cina hanno una storia lunga di secoli, affascinante, complessa e, per l’Occidente, in gran parte sconosciuta. Per noi si tratta dunque di avviare un progetto di relazione e conoscenza, di scambio di pratiche e punti di vista sul teatro, di riflessione su come mettere in comune pedagogie teatrali differenti, provando a far dialogare sistemi diversi.

La nostra pratica di teatro che in questi anni ci ha portati in moltissimi paesi del Mediterraneo e del vicino Oriente, interrogandoci sul ruolo e il senso del teatro nei luoghi di conflitto, oggi incontra un teatro allo stesso tempo distante e prossimo che a sua volta si interroga su cosa significhi contemporaneità nel teatro e come contemporaneità e tradizione entrino in risonanza.

Non a caso il progetto è in collaborazione con il Centro italiano dell’International Theatre Institute, che ha sede a Lecce, e con il Segretariato mondiale ITI-UNESCO, il più grande network di teatro, capace di tenere insieme le pratiche teatrali, attoriali, drammaturgiche, esperenziali, registiche, comunicative, le comunità artistiche, di oltre cento paesi, permettendo a culture e tradizioni teatrali enormemente distanti tra loro di entrare in relazione.

Internazionalizzare il teatro significa mettere in relazione e in ascolto mondi e culture diverse”.